Il rito della commemorazione dei defunti ha origini antichissime, che uniscono culture profondamente diverse.

Nella chiesa cattolica, tuttavia, la giornata del 2 novembre ha un significato particolare, si dice sia, infatti, proprio in questo giorno che ebbe inizio il diluvio universale.

Fu l’Abate Sant’Odilone di Cluny, nel 998 a istituire questa data come giornata ufficiale del ricordo dei morti.

La commemorazione dei defunti in Italia

Le usanze che accompagnano questa giornata si differenziano molto da regione a regione.

Ad accomunarle tutte però, c’è la consuetudine di consumare piatti tipici e fare una visita al cimitero nella quale ricordare i propri cari abbellendo il luogo del loro riposo con lumini e fiori.

Tra questi ultimi, protagonista nella tradizione nostrana è senz’altro il crisantemo.

Il nome significa Fiore dell’oro ed è stato scelto come dono per i defunti proprio perché in Italia ha il picco di fioritura tra ottobre e novembre.

Esistono circa 200 specie diverse di crisantemi, diverse per dimensioni, forme e colori.

Questi fiori sono diffusi in tutto il mondo, benché solo in Italia siano associati alla commemorazione dei defunti.

La leggenda della nascita dei crisantemi narra che una bambina si trovasse al capezzale della madre e uno spirito, commosso, le portò in dono una margherita.

La bambina prese a dividere i petali in striscioline senza staccarli dal gambo. Il risultato fu un fiore bellissimo, una margherita dagli infiniti petali.

La morte stessa, impressionata dalla bellezza del fiore, decise di lasciare che la bambina e la madre vivessero insieme, e felici, tanti anni quanti sono i petali del crisantemo.

La festa dei defunti nel mondo

Come abbiamo scritto all’inizio, la necessità di dedicare una giornata al ricordo di parenti e amici defunti travalica i confini del tempo e non solo, anche quelli dello spazio.

In tutto il mondo, in ogni cultura esiste una giornata dedicata ai defunti.

In Messico, ad esempio, si celebra il Dia de los Muertos in cui gli spiriti dei morti che fanno ritorno alle proprie famiglie sono festeggiati con gioia.

Costumi colorati, balli, calaveras e altari decorati hanno un valore così importante per la cultura messicana che nel 2008 l’UNESCO ha riconosciuto questa festività come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Anche dall’altra parte del mondo, in Cina, la celebrazione dei defunti è vista come un rito sociale.

Le famiglie si recano insieme sulle tombe dei propri cari per pulirle, decorarle con nuove piante e ridipingere i simboli sulle tavolette tombali.

Non solo, tè, riso e incenso vengono posti sulle tombe e al termine del rito la famiglia consuma il resto del cibo in un pic nic.

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