Le tombe di famiglia possono avere molte forme e dimensioni, da quelle più lineari a veri e propri monumenti, edicole o cappelle ispirate ai più vari stili.

In qualsiasi caso, rappresentano il perdurare dell’unità con chi si è amato anche oltre la vita terrena ed esprimono l’immortalità dei nostri affetti più importanti.

Ecco perché molte famiglie desiderano che i propri cari siano sepolti in un unico luogo.

Noi di Frigerio 1921 sappiamo quanto sia importante questa scelta e vogliamo offrire ad ogni cliente tutte le informazioni utili per compierla nel modo più consapevole e informato.

Voler riunire i propri cari nello stesso luogo di sepoltura è, infatti, solo il primo passo per poi decidere quale tipo di monumento funebre erigere.

Tutti, però, sono da considerarsi vere e proprie opere edilizie per le quali è necessaria una concessione di cui Frigerio 1921 si occuperà, insieme a tutte le altre pratiche amministrative.

Tombe di famiglia

In genere si tratta di manufatti interrati, sui quali viene posta una lastra per la chiusura.

Il numero di tumulazioni di salme o resti all’interno della tomba di famiglia può variare.

In una tomba di famiglia singola, ad esempio, trovano spazio fino a 5 salme e 10 tra ceneri o resti ossei, ma è possibile costruirne anche di doppie.

Cappelle e cripte di famiglia

Le cappelle di famiglia sono costruite fuori terra con la possibilità di avere anche posti interrati.

Le cripte sono, invece, realizzate con posti sotto il livello del suolo accessibili ai visitatori, con monumento esterno.

Tutte le due tipologie possono ospitare fino a 13 salme e resti o ceneri.

Concessioni e diritto alla sepoltura

La durata della concessione di una sepoltura di famiglia è particolarmente lunga: ben 99 anni.

Ecco perché, a volte, nella discendenza del fondatore possono sorgere dubbi su chi abbia o meno diritto alla sepoltura o alla tumulazione nel monumento funebre familiare.

In qualsiasi tipologia di sepoltura di famiglia, è consentito ospitare persone legate da discendenza diretta o fino al sesto grado di parentela e chi ha convissuto in regime more uxorio.

È possibile, però, concedere fino a due spazi per chi, pur non essendo parente, abbia mostrato particolari benemerenze nei confronti della famiglia.

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