In quasi un secolo di storia sono molte le opere di arte funeraria che abbiamo realizzato e cerchiamo di ricordarle tutte, con le loro storie.

Alcune, però, restano particolarmente impresse nella memoria per l’originalità del progetto o per le storie che hanno portato alla loro costruzione.

Una di queste, senza dubbio, è la Cappella della Famiglia Colleoni realizzata alla fine degli anni ’90, riprendendo l’architettura del famoso Battistero di Bergamo.

Il Battistero di Bergamo Alta

La bellezza della città alta fa di Bergamo una destinazione conosciuta in Italia e nel mondo.

I bellissimi vicoli, le botteghe e l’antico lavatoio invitano a lunghe passeggiate, per poi ristorarsi in una delle tipiche taverne dove gustare le specialità orobiche.

Cuore di Bergamo Alta è la piazza del Duomo, dove si trova l’edificio più maestoso della città: la Cappella Colleoni e, a pochi passi, il Battistero.

Il Battistero di Bergamo Alta ha una lunga storia che si snoda dall’epoca paleocristiana attraverso ricostruzioni e spostamenti all’interno della città stessa.

Di certo c’è che, attorno alla metà del 1300, fu affidata la costruzione di un Battistero a Giovanni da Campione e che, a causa delle vicissitudini storiche della giurisdizione vescovile, l’edificio venne spostato a più riprese.

L’attuale posizione, proprio di fronte al Duomo, diventò definitiva solo nel 1900, dopo la ristrutturazione ad opera dell’architetto Virginio Muzio.

La realizzazione della Cappella Colleoni

Bartolomeo Colleoni è stato uno dei più grandi condottieri italiani ed è sempre rimasto molto legato a Bergamo, sua città natale, tanto da tornare nella sua terra all’apice della sua fama ed esprimere il desiderio di esservi seppellito.

La Famiglia Colleoni ha voluto rendere omaggio alla città anche in tempi più recenti.

Ecco perché ha proposto a Frigerio 1921 di realizzare la loro tomba di famiglia nel Cimitero di Bruzzano riprendendo l’architettura del celebre Battistero.

La pianta ottagonale, il colore rosso dell’esterno, le colonne corinzie: tutto richiama la struttura del Battistero di Bergamo Alta.

Anche il riferimento alle Beatitudini è rimasto ma, al posto delle otto statue di marmo, ciascuna è stata rappresentata attraverso la realizzazione di mosaici colorati.

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